Dopo essere stato inserito dal Time tra le 100 persone più influenti al mondo, Mario Balotelli conquista la copertina della prestigiosa rivista americana Sports Illustrated nella quale appare a petto nudo in piedi sull’acqua. Super Mario, che oggi su Twitter si è detto “arrabbiato” per il pareggio ottenuto ieri sera dal Milan nel preliminare di Champions League contro il Psv, è stato interpellato su una serie di temi, tra i quali il razzismo nel calcio:
Il razzismo non si può cancellare. E’ come le sigarette: non puoi smettere di fumare se non lo vuoi. E non si può fermare il razzismo se la gente non lo vuole. Ma io farò qualsiasi cosa per aiutare a fermare questa piaga.
Quando gli è stato chiesto quale sarebbe la sua reazione in caso di cori razzisti dei tifosi del Verona (contro cui il Milan debutterà in Serie A domenica sera), definiti dalla rivista come “fra i più notoriamente razzisti in Italia”, l’attaccante ha risposto:
Spero che non dicano nulla. In caso contrario? Proverò a segnare con tutta la mia forza e dopo averlo fatto dirò qualcosa io.
Balotelli ha spiegato che non lascerà il campo, come invece aveva minacciato qualche mese fa e come hanno fatto i suoi colleghi di squadra Boateng e Constant (ma in quest’ultimo caso non ci sono, almeno ufficialmente, tracce di insulti razzisti ai suoi danni). L’ex bomber di Inter e Manchester City ha comunque fatto intendere che nel caso rimarrebbe in campo contro voglia, soltanto per non violare “questa stupida regola” voluta dall’Uefa.
Infine, dopo aver elogiato il presidente Barack Obama (“penso sia un grande uomo, può rappresentare un nuovo inizio per tutti. Anche solo per il fatto che è nero ed è il primo”), l’aneddoto che spiega la grande abilità nella realizzazione dei calci di rigore. Quando Mario aveva 12 anni sua madre gli comprò un dvd con gli highlights della carriera di Diego Maradona al Napoli. Filmati attentamente studiati da Balo, con particolare attenzione ai calci di punizione e rigori. Sui tiri dagli 11 metri il Balo-pensiero è il seguente:
È una questione mentale. Bisogna essere calmi e aspettare che il portiere si muova. Se il portiere rimane fermo, non ha il tempo di tuffarsi agli angoli. Se si muove, lo vedo prima. È impossibile per lui. Posso sbagliare solo per mancanza di concentrazione o se tiro fuori.
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